Ascolto psicologico per donne e migranti: il post Covid e la sfera emotiva

È risaputo che in questi mesi di emergenza i problemi psicologici ed emotivi siano aumentati in maniera esponenziale. Perché il dover stare a casa, stare soli con la paura e l’incertezza del futuro per poi ricominciare la propria vita in una situazione molto diversa, può creare fobie e insicurezze.

Così, all’interno del progetto “Il filo che ci unisce”, finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Insieme Andrà Tutto Bene”, l’Associazione Psicologi nel Mondo di Torino e psicologhe volontarie dell’associazione Karmadonne, abbiamo dato vita a uno sportello di ascolto psicologico per donne e migranti. In questa emergenza post Covid, queste sono alcune delle persone che possono aver bisogno di qualcuno con cui parlare e confrontarsi su questa nuova normalità.

Lo sportello offre la possibilità a migranti di diverse nazionalità di ricevere una consulenza telefonica gratuita da parte di uno psicologo specializzato in psicologia transculturale. A richiesta il colloquio può avvenire anche nella lingua madre della persona. Infatti, sempre su richiesta, lo psicologo verrà affiancato da un mediatore interculturale esperto nelle seguenti lingue: francese, inglese, spagnolo, arabo, russo, wolof e bambara.

Lo sportello di ascolto per le donne è gestito da psicologhe volontarie specializzate nell’ascolto delle tematiche più specificatamente femminili o anche solo per dare la possibilità di un confronto sulla situazione attuale.

Se hai bisogno di una consulenza telefonica gratuita, chiamaci al 328 3455208.

Insieme ce la possiamo fare!