Il 21 aprile è la Giornata Mondiale della Terra, una iniziativa nata per ricordare a tutti che, almeno per il momento, abbiamo un solo pianeta che capace di garantire la vita alla specie umana ed è nostro dovere prendercene cura.
Anche se salvare il pianeta sembra essere sempre una responsabilità di altri in realtà è un’azione che può coinvolgere tutti noi nella quotidianità, ad esempio evitando di sprecare il cibo diminuiamo la creazione di rifiuti, se addirittura il cibo in eccesso riuscissimo a condividerlo con chi è meno fortunato oltre a salvare il pianeta contribuiremmo anche a combattere la povertà.
Karmadonne sposa dalla nascita della Mensa Popolare di Casa Frisco entrambi gli obiettivi e anche in questo periodo di isolamento e distanziamento sociale sta continuando nella sua opera, sia con la Mensa (di cui abbiamo scritto un articolo la settimana scorsa) sia attraverso la distribuzione di buste alimentari.
Oggi intervistiamo Chiara Barbero, una giovane volontaria che in questo periodo difficile si è attivata per aiutare chi è in difficoltà.
Buongiorno Chiara, com’è nata la tua idea di aiutare Karmadonne nella distribuzione?
Ciao! Io sono un’attivista durante la mia vita quotidiana. Sono volontaria nella Croce Rossa di Carmagnola e una socia del Margot per cui due anni fa ho anche svolto il mio Servizio Civile come volontaria. Sono stata coinvolta proprio grazie al Margot attraverso il progetto “Il filo che unisce”: il circolo ci ha detto che cercavano volontari e volontarie per aiutare Karmadonne nella distribuzione e mi sono fatta avanti.
Normalmente non so se avrei avuto tempo, studio veterinaria e quindi passo molto tempo all’Università ma come tutti in questo periodo sono a casa e volevo poter essere di aiuto a chi è più in difficoltà. Poi sono giovane ed è meglio che mi attivi io piuttosto che altre persone magari più anziane che sono più a rischio in questo periodo.
Come funziona una tua giornata tipo da volontaria della distribuzione?
Il primo giorno sono andata a Casa Frisco, sapevo che in caso di controllo il motivo per uscire era valido ma appena arrivata le operatrici mi hanno comunque consegnato una dichiarazione aggiuntiva dove dichiaravano il mio status di volontaria per il progetto. In realtà prima ancora mi hanno dato una mascherina e dei guanti, io li avevo ma mi hanno spiegato che preparano anche delle scorte per i volontari coinvolti, prima di tutto la sicurezza.
Una volta arrivata carico le buste che altre volontarie hanno già preparato poi inizio le consegne. Sono circa una dozzina, mi vengono forniti gli indirizzi e via!
Sei un’attivista, cosa ti ha colpito di questa esperienza?
Tre cose in particolare: anche se sono una carmagnolese non sapevo che Karmadonne svolgesse questo servizio di aiuto alle famiglie combattendo allo stesso momento lo spreco alimentare, ed è stata una piacevole sorpresa. Poi che oltre alle consegne a domicilio ci sono altre persone che vengono a Casa Frisco a prendere le buste, è un servizio positivo, ma fa emergere che ci sono delle difficoltà.
Infine è sia molto bello che alcuni durante la consegna non mi facciano avvicinare nemmeno alla porta, lascio la busta nell’ascensore. Lo trovo simpatico e molto responsabile. Allo stesso tempo alcune delle consegne sono per persone molto sole e anche se a distanza vedo che è piacevole per loro scambiare almeno due parole.
Un ultima domanda: cosa vorresti fare una volta finita questa emergenza?
Spero di tornare presto a vedere i miei amici, mi manca andare al Margot, ritrovarsi tutti insieme e vedere il circolo pieno di ragazzi e ragazze che vogliono fare festa. Nel frattempo abbiamo lanciato una raccolta fondi perché il Circolo è chiuso ma le spese sono comunque tante, ma è il posto dove tanti giovani hanno passato il loro tempo libero negli anni, vorremmo riuscire a sopravvivere anche dopo il Covid!
Qui il link per sostenere la raccolta fondi a favore del Circolo Margot.