Karmadonne e il 25 aprile

25 Aprile: La Resistenza oggi è libertà di espressione e ambientalismo

Oggi è il 25 Aprile. Oggi è la Festa della Liberazione da tutti i fascismi.

Ma cosa rappresenta oggi questa festa per i più giovani, per chi almeno anagraficamente è così lontano da quel giorno del 1945? Lo abbiamo chiesto ad Anna, una giovane carmagnolese.

Buongiorno Anna! Cosa significa questa data per te?

Buongiorno! Io oggi mi sono alzata con il grande desiderio di andare in piazza, incontrare i miei amici, le mie amiche e tutte quelle persone e associazioni che qui a Carmagnola rendono magica questa giornata. Il Pranzo del Partigiano e la commemorazione in piazza sono per me momenti importantissimi durante l’anno.

Il 25 Aprile per me è innanzitutto stare insieme e manifestare ricordandoci che siamo fortunati a poterlo fare, perché era qualcosa che al tempo del fascismo non era possibile. Essere in tanti per ricordare che la Liberazione è la festa di tutti e di tutte, non è una festa radical chic.

Com’è nata la tua consapevolezza sull’importanza di questa giornata?

È nata grazie all’associazionismo, un altro diritto che dobbiamo proprio alla Resistenza. A 16 anni sono diventata una socia attiva del Margot e sono stati gli altri ragazzi e ragazze, un po’ più grandi di me, a farmi capire l’importanza di questa data. Ho anche partecipato al Treno della Memoria, ma il 25 Aprile è per noi tutti una ventata di grinta da cogliere ogni anno perché ricorda, a noi giovani attivisti, che quello che facciamo è stato conquistato da qualcuno e dobbiamo impegnarci per mantenere vive le libertà.

L’organizzazione del Pranzo del Partigiano, parte a febbraio. C’è fermento, ed è bello vedere quante associazioni a Carmagnola si attivino per questa giornata e che noi giovani siamo i protagonisti della Festa. È un po’ il concretizzarsi  della libertà come un messaggio che supera ogni generazione, rappresentato dai componenti delle diverse associazioni.

Quali sono oggi i valori della Resistenza?

Libertà, partecipazione, musica, rivoluzione, ambientalismo e libertà di espressione. La libertà è fondante e permette la realizzazione di tutti gli altri valori. La partecipazione perché, almeno nel mio percorso, è l’associazionismo che mi ha trasmesso questi valori, l’organizzazione con il Margot e le altre associazioni per i festeggiamenti mi ha permesso di vivere l’esperienza della libertà e la bellezza dello stare insieme per condividerne dei valori. La musica perché è uno degli strumenti con cui condividiamo in modo più allegro e informale i nostri pensieri, anche politici.

Scusami, ma la parola rivoluzione non ti sembra un po’ superata in questo momento o troppo faziosa, non rischia, di schierare questa festa che come dici tu è di tutti e tutte?

Io credo che le parole si evolvano con il tempo. Esprimere la mia idea rispetto a persone che la pensano diversamente da me, rivedere la realtà di oggi con informazioni vere e non false, sfatare il pensiero di gente che la pensa diversamente perché poco o male informata. Rivoluzione è cambiare il pensiero o proporne uno nuovo dove vuoi e quando vuoi attraverso la libertà di espressione. Così la rivoluzione è a portata di tutti ma è ideologica, è la possibilità di cambiare il mondo. Ma la rivoluzione è anche andare contro il sistema e proporre soluzioni concrete, anche a Carmagnola. Penso alla Mensa Popolare di Casa Frisco e al progetto Il filo che ci unisce, sono piccole forme di rivoluzione portate avanti da associazioni che combattono e trasformano ideali in azioni.

Hai parlato spesso di informazione e libertà di espressione, perché le leghi al questa giornata?

Mi rendo conto che c’è una eccessiva presenza di informazioni surreali e fake news. Credo sia importante diffondere le cose reali nel mondo. Però è anche fondamentale essere liberi di esprimere la nostra idea, anche se è al governo qualcuno che la pensa in modo diverso. Libertà di espressione è democrazia, un giorno qualcuno potrebbe fermare la nostra parola, cosa che in altre parti del mondo avviene, per questo è contemporaneo dire che il 25 Aprile è libertà di espressione. Soprattutto in una società come la nostra che si sta confrontando da una parte con le troppe informazioni a volte volontariamente manipolate per spostare gli orientamenti politici, dall’altra con la necessità di garantire a tutti di esprimere le proprie idee.

Ambientalismo, cosa c’entra con il 25 Aprile?

L’ambientalismo è una forma di resistenza contro un modello economico che non guarda al futuro e pensa prima al profitto individuale rispetto alla collettività. Il cambiamento climatico non è combattuto come si dovrebbe, oggi è rivoluzione, nell’accezione che vi ho detto prima, proposta da un pensiero diverso, parlare di ambientalismo, libertà di espressione all’interno di un contesto che la pensa diversamente. Con questa visione l’ambientalismo che è bene collettivo è oggi un valore della Resistenza.

Ultima domanda, ma secondo te esistono ancora i  fascisti oggi?

I fascisti oggi esistono, o almeno quelli che si proclamano tali. Ma è un fascismo differente, le loro armi sono lo scontento per la propaganda. A me sembrano per lo più persone arrabbiate con il mondo e con il sistema, che cercano pretesti per arrabbiarsi ancora di più e attirare una comunità basata sull’odio e sulla rabbia. Io non riesco a capire cosa cerchino come finalità ultima. Mi sembra che al momento, smontare una memoria collettiva sia l’unico scopo perché li vedo attivi solo il 25 aprile e non hanno un vero progetto politico. Poi molti sono solo disinformati, è il problema delle fake news, ma forse sarebbe anche utile un ripasso della storia, che ci insegna com’è andata e com’è finita, ma anche un viaggio sul Treno della Memoria e un giro sulla pagina del Margot in questa settimana dedicata ai falsi miti del fascismo potrebbe aiutare almeno a non definirsi più fascisti.

In fondo se oggi esistono i social network è perché qualcuno ha lottato per permettere a tutti e tutte la possibilità di esprimersi con ogni mezzo possibile, anche quelli che allora non esistevano.