angelo scuola popolare

2020…Un anno di Scuola Popolare

La Scuola Popolare è un progetto nato con dalla forte motivazione di Angelo. “ Non possiamo pensare ai cittadini del futuro senza una solida formazione, dobbiamo aiutarli” ripeteva spesso quando lo incontravi a Casa Frisco.

Supportare l’apprendimento è a Casa Frisco una tradizione consolidata: il corso di italiano per stranieri è stato l’elemento fondante dell’Associazione, i corsi di lingua straniera tenuti dalle donne migranti un primo esempio di valorizzazione delle differenze. Ma la Scuola Popolare nasce con un obiettivo più ampio: coordinare i progetti di supporto alla formazione creando una squadra di volontari e volontarie, spesso insegnanti in pensione o ex professionisti o studenti universitari con il desiderio di affiancare giovani nel superare le difficoltà scolastiche.

Il progetto si era consolidato ed era in crescita: non era difficile incontrare Angelo e gli altri insegnanti  tutti i giorni a Casa Frisco insieme ai diversi studenti e studentesse, anche sabato e domenica. Addirittura, in tempi non sospetti, avevano avviato un servizio di supporto a distanza tramite What’s Up.

Il Covid ha generato dei contraccolpi. Il supporto a distanza, anche se parzialmente sperimentato, è stata una nuova sfida. Non solo per la Scuola Popolare ma in generale “ la didattica a distanza è certamente uno strumento significativo, ma non potrà mai sostituire la lezione frontale come forma di apprendimento sostanziale. In particolare, il mancato rapporto diretto penalizza fortemente le/gli student* meno dotat* e quell* meno sostenuti dalle rispettive famiglie.” Che sono infine gli studenti su cui la Scuola Popolare cerca di investire maggiormente.

Chi è indietro rischia di rimanerci, forse è il sistema scolastico che andrebbe modificato in maniera profonda. La pandemia ha promosso tutti e tutte, ma la Scuola Popolare non ha mai smesso di erogare servizi e supporto ai giovani che lo hanno richiesto.

Quando è stato possibile Angelo  è riuscito a incontrare dal vivo qualche studente, a distanza, all’aperto. Insegnare è anche passione, voglia di sperimentarsi e di trasmettere cultura. Qualcosa che ha bisogno anche di quell’empatia che la Didattica a Distanza non rende possibile.